Non è solo la barca, non lo è mai stata.
E' il Mare, sarà sempre il Mare.
La nostra storia, prima di essere la storia di un cantiere, è la storia di una famiglia e del suo legame indissolubile con il mare. Questa storia ha radici profonde, sull'isola di La Maddalena, ma il capitolo che ci ha portato qua oggi, inizia con Bruno.
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Ha sempre avuto mani precise e sapienti. Non per l'esperienza, quella arriverà in abbondanza negli anni a venire, ma perchè alcune persone semplicemente le cose le sanno fare, istintivamente e con una naturalezza che è impossibile acquisire se non la hai già.
Bruno quell'istinto lo ha sempre avuto, insieme allo sguardo duro e ai modi decisi, una rara combinazione che, allora come oggi, porta naturalmente le persone attorno a lui a seguirlo ed affidarvisi.
La storia d'amore di Bruno con il mare sboccia a pieno più di sessanta anni fa.
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Oggi nonno e capofamiglia, allora poco più che ragazzo, diventa palombaro della Marina.
L'immediato seguito è la normale prosecuzione di ciò che non avrebbe potuto essere altrimenti.
Non è una passione che diventa lavoro, è l'essenza stessa di un uomo che si trasforma nella sua vita.
Bruno poco dopo essere diventato palombaro inizia l'attività di recupero e soccorso marittimo, ormai oltre cinquanta anni fa.
Anni in cui il supporto tecnologico era ben lontano da quello di oggi, così come il rischio e di conseguenza le ricompense.
I FIGLI
Giuseppe
Salvatore
I figli, Giuseppe e Salvatore, oggi protagonisti, si uniscono presto al seguito di Bruno.
Giuseppe e Salvatore in mezzo al mare ci sono cresciuti.
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È difficile per loro identificare una memoria della gioventù, un’immagine, un sapore o un profumo del passato che non abbia il mare come sfondo o, meglio, come protagonista.
Le lunghe ore lontani dalla riva dopo una sveglia improvvisa nel cuore della notte, tra il vento che ulula, il frastuono dei motori e le urla severe del padre, sono queste a istruire i due fratelli alla conoscenza maniacale di ogni particolare delle barche. Quel particolare avrebbe fatto la differenza sul ritorno o meno a casa quell’ennesima notte di tempesta.
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Giuseppe e Salvatore uniscono all’amore per il mare la voglia di costruire la strada che il padre aveva solo tracciato. La voglia di essere imprenditori dunque, che in fondo non è altro che l’amore nel creare qualcosa di nuovo.
Poco più che ventenni si dedicano alla costruzione di imbarcazioni da lavoro fino ai quaranta metri, fondando il loro primo cantiere navale, ormai oltre trenta anni fa. I risultati sono ottimi e la giusta opportunità li porta a diventare armatori di una compagnia di navigazione, che visto il grande successo li impegna a tempo pieno per diversi anni, allontanandoli temporaneamente dall’attività cantieristica.
La seduzione del primo vero amore però è un' infatuazione che non passa mai veramente.
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Dopo aver ceduto con successo la compagnia di navigazione, Giuseppe e Salvatore si regalano nuovamente la possibilità di creare.
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Nel 2015 fondano Cantieri Barago, con il proposito di condensare nelle loro barche l'amore per il mare, la loro esperienza e il desiderio di innovazione.
Oggi c'è anche Carlotta, figlia e nipote, che inizia umilmente a scrivere il suo contributo nella nostra storia, con suo cugino Bruno, solo qualche passo più distante ma sempre presente.
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E' per questo che non è solo la barca.
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La sicurezza di un uomo che ha scolpito la sua famiglia e speso la sua vita per mare.
L'audacia di affrontare il mare in ogni sua condizione.
L'eccitazione del ponente che fischia nelle orecchie mentre si è lanciati a tutta velocità tra le onde.
L'attrazione viscerale per la curva di uno scafo.
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E' per tutto questo che creiamo i nostri gommoni, è per tutto questo ogni volta è un dono avere la possibilità di realizzarne uno.
Se cercate solo una barca, non siete nel posto giusto.
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Se è per il mare, siete arrivati, potete fermarvi.
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